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«La verità spiega tutto»

Le indagini di Hercule Poirot nei romanzi di Agatha Christie.

Agatha Christi che tiene un tavolo
Agatha Christi nel 1926
Poirot era un ometto dall'aspetto straordinario. Era alto un metro e sessantacinque, ma aveva un portamento molto eretto e dignitoso. La testa era a forma di uovo, costantemente inclinata da un lato. Le labbra erano ornate da un paio di baffi rigidi, alla militare. Il suo abbigliamento era inappuntabile.

Certo si conosce dei film come "Assassinio sull'Orient Express", "Poirot sul Nilo"; anche il nome Miss Marple, un altro suo personaggio, è conosciuto da tanti di noi; ma scoprire la luminosa profondità delle opere di Agatha Christi (1890-1976) spetta a colui chi si immerge nella lettura di queste.


La prima sessione estiva in Alto Adige ci ha mostrato come «per Poirot c'era un solo obiettivo che lo affascinava più dello studio psicologico dei personaggi: la ricerca della verità». Convinto che «la verità spiega tutto», cerca di «vedere il caso nel suo insieme» cercando di mettere i fatti ognuno al proprio posto, come si farebbe con i singoli tasselli di un puzzle.

Non si lascia sfuggire niente, nemmeno il più piccolo particolare perché, come lui stesso afferma, «‹...ci sono due persone che non si lasciano ingannare. Sì, sono due. Une è le bon Dieu...›. Levò una mano verso il cielo, poi si riadagiò sulla poltroncina, e con le palpebre chiuse, aggiunse convinto: ‹L'altro è Hercule Poirot›».



Opere trattate


Romanzi:

L'assassinio di Roger Ackroyd (1926: The Murder of Roger Ackroyd)

Il mistero del treno azzurro (1928: The Mystery of the Blue Train)


Racconti:

Il triangolo di Rodi (1936: Triangle at Rhodes)

Nido di vespe (1924: Wasps' Nest)


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